“Tu hai paura della morte?” questa semplice domanda, posta da Alberto Aldobrandi, un ex capitano dei carabinieri adesso investigatore privato, al vecchio amico Arturo Orsini, scatena non solo risposte, ma una lunga serie di domande mentre i due si pongono alla ricerca di Elena, la figlia di Arturo, irrintracciabile da giorni. Questa ricerca trascina Berto dentro un’avventura fatta di ricordi del passato, personaggi cari alla sua memoria, alcuni scomparsi, altri vecchi ma sorprendentemente in buona salute. La lettera postuma del colonnello Burlando, suo mentore ai tempi del servizio nell’Arma, lo mette sulle tracce di un vecchio nemico che potrebbe essere collegato alla scomparsa di Elena e che Berto individua con un appellativo: “il Cireneo”. La ricerca del Cireneo porta i due amici a Roma, a chiedere l’aiuto del professor Bruschi, un vecchio archeologo, personaggio discutibile ma ben introdotto nelle gerarchie politiche e militari, a cui nel frattempo il Cireneo ha sottratto un’antica reliquia di grande valore che gli amici si offrono di recuperare. Sulle tracce della reliquia il gruppo si arricchisce di vecchi e nuovi compagni di viaggio e d’avventura e la ricerca si svolge tra Roma, la Maremma, Livorno e Genova, luoghi d’anima come l’abbazia di San Galgano a Montesiepi o luoghi di scienza come un moderno stabilimento farmaceutico a Varazze, strani nascondigli come il cimitero di Portoferraio e quello di Livorno e naturalmente chiese, come la cattedrale di Massa Marittima e la chiesa di Sant’Antimo a Piombino o come i ruderi del convento di San Quirico a Populonia. Tra equivoci e risvegli di ricordi, tra escursioni nelle mitologie e nelle religioni, nella cibernetica e nella biogenetica, soprattutto nell’onnipresente avidità umana, una banda di vecchietti agguerriti e instancabili riuscirà finalmente a salvare Elena e a neutralizzare un progetto genetico che potrebbe mettere in pericolo l’umanità.